Non ho il Wi-Fi al momento, dato che sono in un albergo a Mackay ma, appena tornerò a casa, caricherò il post (che brava blogger che sono).
Questa settimana è stata piuttosto intensa ma, per motivi di privacy, dovrò essere piuttosto vaga, anche perché certe cose preferisco dimenticarle.
Lunedì 7
-A scuola ovviamente mancava il professore di matematica ed è venuto un supplente che, dopo averci fatto fare dei quiz tipo ‘’Indovina la canzone’’ ci ha fatto fare dei giochi di logica e ha regalato dei lecca lecca ai vincitori. Fantastico!
-Sono stata invitata a una festa venerdì 18!
-Per alcuni problemi con la famiglia ho contattato la referente locale, che è stata a casa mia all’incirca tre ore, uno strazio.
Martedì 8
-La professoressa di inglese aveva detto che noi exchange students avremmo incominciato a fare il nostro speech davanti alla classe ma, durante l’intervallo, ha dato la bellissima notizia che non ci sarebbe stata. Non avendo potuto preparare in nessun modo questo speech (dovevamo soltanto leggere noi internazionali, ma avremmo dovuto allenarci a leggerlo a casa) per i vari problemi, ero contentissima. Inutile dirlo, la prof si è presentata perché non ci sarebbe stata l’ora successiva, ma si era confusa. Ovviamente, chi ha chiamato? Me, Cecilia e alcuni australiani.
Cecilia è andata benissimo, ha detto le sue 800 parole in 5 minuti.
Io invece mi sono agitata tantissimo, sono diventata rossissima e ho sicuramente sforato anche il tempo. Il mio accento faceva addirittura più schifo del solito e, secondo Cecilia, le prime frasi sembravano in napoletano, perfetto.
-A cena in famiglia nessuno mi ha rivolto la parola ma, mia madre italiana, mi ha detto che la Wep avrebbe iniziato le ricerche per una nuova famiglia
Mercoledì 9
-Io, Teresa e Irma abbiamo comprato i biglietti per il musical della scuola di Mary Poppins e, durante le ore per gli internazionali, come al solito, abbiamo perso tempo.
-Durante la pausa pranzo mi è arrivata una mail da una referente australiana, la mia nuova famiglia temporanea.
-Ansia, ansia e ancora ansia.
-A ‘’casa’’ ho trovato la valigia sul letto, l’ho preparata velocemente e poi ho fatto due videochiamate con le mie amiche, per cercare di svagarmi un po’.
-Donna mi ha chiamato per dirmi che era arrivata la mia nuova host mum, dunque è arrivato il momento non poco imbarazzante dei saluti.
Dopo un freddo ‘’buona fortuna’’ (loro) e un mio ‘’grazie di tutto’’, ho detto arrivederci e me ne sono andata senza guardarmi indietro.
-In macchina con Alison (la mia nuova host mum) ho parlato tantissimo, mi ha raccontato un po’ la sua vita praticamente.
-A cena (alle 20:30!!) conosco anche Laurent, il suo compagno che, essendo francese, parla con un accento adorabile.
A cena mi hanno fatto mangiare tantissimo e, sopratutto, sono stati gentilissimi.
Questa nuova famiglia è composta da Alison (neozelandese), Laurent (francese), un cane, una rana che sta nel bagno da sei settimane e uno signore sulla quarantina che vive lì per badare al cane.
Giovedì 10
-Vado a scuola con il camioncino viola di Laurent e arriviamo anche in ritardo ahaha.
-Mentre ero a scuola sia lei sia lui mi hanno scritto dei messaggi dolcissimi <3
-Dopo scuola sono andata con Cecilia al Cairns Central, dato che lei doveva aprire l’account in banca e poi, abbiamo comprato la mia nuova borraccia ma, soprattutto, Nutella e Go.
-Dopo che Laurent mi è venuto a prendere (in ritardo sempre lol), sono tornata a casa dove finalmente ho incontrato il famoso vicino, che mi avevano descritto come un soggetto particolare.
Infatti, mi hanno detto che il 90% del tempo sta in camera sua, esce solo per fumare o, quando è nel mood logorroico, parla.
Dopo neanche cinque minuti di conversazione mi ha chiesto se volessi dei film e me ne ha dati 4 con la chiavetta usb.
Nel frattempo i miei ‘’host parents’’ sono andati al club di canottaggio. Lei mi voleva portare con loro ma, secondo Laurent, era decisamente troppo noioso.
-A cena hanno cucinato la cosiddetta ‘’bolognese povera’’ (loro me l’hanno presentata così, eh): penne e farfalle un po’ scotte, pomodori, salsa, cipolle e carne di hamburger tagliata in pezzi.
E abbiamo mangiato sul divano vedendo programmi noiosi anche per loro.
Venerdì 11
-Ancora una volta mi ha accompagnata Laurent a scuola e sono arrivata giusto in tempo per assistere alla storia del blocco A.
Un signore (non so neanche se sia un insegnate, ma non credo) ha letto qualcosa sulla storia dell’edificio e poi siamo andati nelle nostre classi.
Dopo biologia e fotografia, ho mangiato tutto al tea break (come al solito poi), perché dopo avevamo il musical.
Tra l’altro ormai il mio pranzo sono due toast (fatti da me) con il tonno, gingernuts (biscotti neozelandesi), snack e mela.
-Il musical è stato meraviglioso, organizzato fantasticamente.
Lo stavano preparando da febbraio e ne parlavano anche alla radio, proprio professionale. Poi l’attrice di Mary Poppins ha tre classi con me quindi, in futuro, mi potrò vantare di questo.
-Dopo scuola Irma, Teresa e Cecilia uscivano con il nostro gruppo misto (Lina e Marie, Breanna, Roma e Jorja), ma io sono partita per Townsville.
Infatti, dato che Alison e Laurent avevano una gara di canottaggio a Mackay, mi hanno portato con loro. Prima siamo passati a casa di alcuni amici e, tutti insieme (siamo 9), abbiamo preso un pullman.
E dopo tante ore di macchina (addolcite dalla presenza dei Lamingtons), abbiamo cenato a Ingham all’Herbert River Club.
Mentre aspettavo la mia cotoletta (l’unica alternativa era una strana pasta), ho scoperto che l’unico under 30 è vegetariano. Che poi, quando mi ha detto che però ogni tanto mangia il pesce, io ho detto in tono ironico ‘’allora non sei un vero vegetariano’’ e, ovviamente, la mia ironia non è stata capita.
-Finalmente alle 23 siamo arrivati a Townsville e io ho dormito in stanza con Alison, Laurent e una loro amica (non so perchè ma qui non mi entrano in testa i nomi).
Sabato 12
-Sveglia alle 5, colazione a base di muesli e banana, e poi di nuovo in pullman. Ci siamo fermati solo alle 8 a Proserpine, a 128 km da Mackay.
-Alle 10/11 siamo arrivati al club di canottaggio di Mackay e io ho fatto tutto il giorno avanti e indietro. Mi hanno fatto sedere vicino a un gruppo con una ragazza di 15 anni con cui, sostanzialmente, ho scambiato tre parole contate.
Dopo aver passato ore interminabili a vedere gare ho pranzato con una cosa tipica Aussie, toast con salsiccia dentro.
-Ho fatto un giro in macchina a Mackay con un’amica della famiglia, per andare a controllare l’hotel.
-Alle 18:30 abbiamo mangiato la pizza con tutti i membri del club (alcuni sono stati gentilissimi con me) e io mi sono trovata davanti a una scelta difficile.
C’erano quattro tipi diversi di pizza, tra cui una vegetariana.
Potevo scegliere se mangiare una sana pizza vegetariana con l’ananas o, da brava italiana, prendere l’unica pizza senza ananas.
Alla fine le mie papille gustative hanno avuto la meglio e ho preso la Meat Lovers (quantomeno non c’era l’ananas, ‘’solo’’ würstel, bacon e carne).
-Siamo venuti in hotel e mi hanno messo in camera con tutti gli amici di famiglia mentre, la mia ‘’vera’’ famiglia, è in un’altra stanza.
Ma ho superato egregiamente questa sfida, facendo addirittura lo shampoo in un bagno con la porta che non si chiudeva bene.
Essendo questo il mio blog personale mi sembra necessario riportare anche i miei pensieri, e non solo i semplici fatti (che poi non posso riportare per intero per privacy).
In queste 10 ore di pullman ho avuto tantissimo tempo per riflettere su quanto alla fine il tempo stia passando veramente velocemente, tutto ciò che ho sempre sognato tra poco finirà.
E no, non voglio tornare a casa, Sento che, anche se sono da relativamente pochissimo tempo, sta già cambiando qualcosa dentro di me, e non voglio tornare alle stesse vecchie abitudini.
Sto elaborando tutti i piani possibili per continuare la scuola in qualsiasi altro paese e continuare a viaggiare.
Anche se, dall’altra parte, sento che non va bene niente, che ho affrontato male i problemi con l’altra famiglia e sono solo una bambina ancora immatura. Ora, dato che questa famiglia al 90% dovrebbe essere temporanea, dovrebbero cercarmi una nuova famiglia, forse anche fuori Cairns.
Da una parte ci spero che mi mandano in un’altra scuola, senza altri exchange però, se qua faccia riferimento principalmente su di loro, è anche (solo) colpa mia.
E’ veramente difficile non stare con così tante persone della tua nazionalità se sono nella tua scuola, ma non è assolutamente il motivo per cui sono venuta qua.
In questo momento sono assolutamente confusa e, stando alla curva wep, frustrata.
Una settimana fa, a quest’ora, non mi sarei mai aspettata tutto questo ma, come si dice, non tutto il male vien per nuocere, quindi dovrei essere solo un po’ più positiva.
Tra l’altro, se c’è qualcuno che ancora legge questi post lunghi e per lo più sgrammaticati, grazie mille.
Domenica 13
-Mi sono svegliata sentendo delle voci e, fortunatamente mi sono preparata subito, perché mi hanno chiamata due minuti prima di uscire dall’albergo, alle 6:15.
-Siamo andati al club di rowing e mi hanno fatto stare tre ore su una barca a seguire le canoe, nonostante il freddo è stata decisamente una bella esperienza.
-Ho mangiato biscotti, cookie, ancora biscotti, banana bread e, dopo aver caricato le canoe, abbiamo lasciato Mackay.
-Vicino Townsville abbiamo fatto la sosta cena (alle 17:30) e io sono rimasta fedele a Subway, dove ho preso un panino vegetariano.
-Dalle 14:00 alle 23:00 siamo stati in macchina per tornare a Cairns.
-Una volta tornati a casa, mentre uscivo dalla mia stanza per mettere in ordine il mio lunch box, vedo il mio host dad di spalle, nudo, che dice ‘’ops’’ e corre in bagno.
Ora è la mezza e mi sono appena fatta una doccia molto avventurosa, dato che la rana si è spostata.
See ya
Eleonora