martedì 11 ottobre 2016

Il colloquio di selezione, il temutissimo!

Eccomi qui, da un bar nella stazione di Roma Termini, a descrivervi il colloquio che ho sostenuto oggi, 11 ottobre 2016.
Mi sono svegliata alle 6:50, e non ero agitata, di più!
Alle 8:20 io e mia mamma abbiamo preso il treno alla stazione centrale di Napoli e, alle 9:30 circa, eravamo a Roma.
Essendo il colloquio alle 15, abbiamo fatto un giro di shopping (ho comprato Storia di una ladra di libri da Libraccio, e una commessa in un negozio mi ha detto che è meraviglioso :D).
Non vedevo Roma da anni, quindi abbiamo fatto il classico giro, Fontana di Trevi, Piazza di Spagna etc.
Ad ora di pranzo, ha iniziato a piovere, quindi ci siamo avviate verso la sede Wep.
Erano le 13:15 ma ci hanno fatto entrare lo stesso hahah.
Ci ha accolto un ragazzo abbastanza giovane, di cui già non ricordo il nome, ero troppo agitata per sentire ciò che diceva.
Il colloquio è diviso in quattro fasi
-test psico-attitudinale
Vengono presentate varie tipologie di famiglie e voi dovete mettere
"Preferisco", "Ok", "Preferisco di no, ma mi posso adattare", e "Preferisco di no".
Bisogna cercare di dimostrarsi flessibili, quindi ho messo a tutte "Ok".
Le opzioni erano (non se se me le ricorderò tutte ma vabbè): Genitore single, genitore single con bambini, genitore single con adolescenti, genitori senza figli, genitori con bambini, genitori con adolescenti, genitori +60, coppia omosessuale, famiglia molto religiosa, famiglia che vuole che vada a messa con loro, famiglia di etnia differente, famiglia dove è presente un'altro exchange.
Successivamente, bisogna descriversi in terza persona, come se fossi la tua migliore amica.
Vi dico che io ho scritto cose assolutamente a caso, non curando proprio l'italiano.
Ci sono poi delle domande del tipo "soffri di problemi psicologici? Assumi droghe? Bevi? Quante ore al giorno studi? Quante ore al giorno passi sui social network?", niente di preoccupante.
Alla fine, dopo aver indicato nome, cognome, data e città di nascita, bisogna descriversi con trecento aggettivi, senza preoccuparsi di risultare contraddittori. Vi dico solo che tra gli aggettivi c'era ascetico, e sessualmente attraente haha
-test di inglese
Molto semplice, con una signora italiana.
Le domande sono più o meno sempre simili;
•spelling del tuo nome
•che paesi hai visitato
•i tuoi hobby
•la tua famiglia
•cosa ti mancherà di più
•cosa pensi che la famiglia lì si aspetti da te
•lavori?
E sinceramente non ricordo cos'altro mi ha chiesto.
Però, prima che uscissi, mi ha chiesto in italiano quanto fossi motivata da 1 a 30, io ho detto, con voce forse troppo flebile, il massimo.
-colloquio psicologico
Mentre la signora del colloquio in lingua ha fatto di tutto per mettermi a mio agio, questa qui era rigidissima.
Nonostante sia una persona ansiosa, ho cercato di non lasciar trasparire niente ed ho risposto con abbastanza tranquillità.
Le domande variano molto da persona a persona; comunque mi ha chiesto perché il programma exchange in Australia, cosa mi preoccupava di più, la mia giornata, perché un semestre e non un anno, e cose del genere.
Inoltre, è rimasta piuttosto sorpresa che avessi messo a tutte le opzioni di famiglia Ok.
-Eltis Test
Che devono fare solo gli exchange student in America, quindi io no, yeah!
Però, a quanto mi hanno detto, non è molto difficile.
Verso le 15:15 ho finito tutto ma, prima che me ne andassi, mi hanno dato lo zaino Wep!!
È stra capiente, ed il logo è bianco (forse c'era anche con il logo azzurro, ma non ho cercato).
Finalmente siamo tornate alla stazione, io ho finito la mia analisi del testo dei Puffini, ed ora sto per tornare a casa.
Sono stanca morta ma, indovinate un po', devo ancora fare fisica e letteratura italiana (e non metterò piede in casa prima delle 20!)
Pregate per la mia ammissione al programma Wep!!

Eleonora, stanca ma felice

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