Che poi, cosa che mi fa ansieggiare ancora di piú, ho scritto alla mamma gli auguri per la festa della mamma e non mi ha risposto (ha solo visualizzato).
Comunque dal 12 al 14 maggio sono stata a Caorle per l'Orientation Wep.
Sono partita alle 7:30 per prendere l'aereo da Napoli e, anche se si pensava fossimo solo io e Andrea, abbiamo incontrato altri due weppini. Con loro abbiamo girato per Verona, dato che il bus wep sarebbe arrivato dopo 5 ore e mezza. A Verona abbiamo visto da fuori l'Arena, il balcone di Giulietta, una chiesa di cui non ricordo il nome e un fiume, che poi abbiamo scoperto essere l'Adige. Alle 15, in aeroporto, abbiamo incontrato tutti gli exchange students della Sardegna (tra cui Roberta e Maria Chiara, future australiane) e, con loro, abbiamo fatto un bel viaggetto infinito di due ore e mezza. Arrivati a Caorle, abbiamo fatto delle foto e ci hanno dato finalmente la tanto attesa maglia Wep! La prima sera abbiamo sentito la musica e "ballato" e io ero con Valeria, Sofia e Martina. Ovviamente, dato che sono sfigata (e vegetariana), la prima sera c'era pasta panna e prosciutto, ci ho messo un'ora per mangiarla.
Il giorno dopo con il mio gruppo, "Kangaroo Pie" (di cui facevano parte solo Roberta e Rafaele del gruppo whatsapp degli Aussie students) ci siamo bendati e, guidati da un altro membro del gruppo, abbiamo scritto le nostre aspettative su un cartellone (e sono finita sulle storie di Instagram della wep!). Poi abbiamo scritto le nostre paure su delle mollette e le abbiamo attaccate sulle maglie degli altri e, verso la fine, alcuni hanno fatto una sorta di scenetta riguardo i problemi legati alla comunicazione tra individui diversi e noi, membri dell'ONU o qualcosa del genere, dovevamo trovare una soluzione.
Quasi dimenticavo la parte più importante, ci siamo presentati e poi ciascuno di noi ha staccato un pezzo di un gomitolo di lana, per ricordarci che, anche dall'altra parte del mondo, non saremo mai soli.
Abbiamo fatto due di sessioni di workshop dove ci hanno spiegato le regole, come comportarci nel caso in cui fossimo vittime di abusi ed è stato piuttosto stancante, ma comunque bello. Il villaggio San Francesco era veramente gigantesco, c'erano circa 1000 bungalow, tre ristoranti e vari negozi! Il tempo fortunatamente era meraviglioso ma, per mancanza di tempo, non sono proprio riuscita ad andare al mare (meglio perchè non avevo nè il costume nè i pantaloncini). Alle 18:30 abbiamo fatto foto tutti insieme al mare ed eravamo veramente tantissimi ma, quel momento, sinceramente, mi ha un po' deluso. Sostanzialmente ci hanno fatto urlare soltante per fare il video ed è anche giusto fare pubblicitá alla Wep attraverso i video ma, a volte, mi è sembrato troppo forzato.
La sera al Wep's Got Talent alcuni ragazzi (più di quanto mi aspettassi) si sono esibiti e, i cinque migliori, hanno ricevuto la borsa Wep.
Domenica mi sono saltata la colazione alquanto misera per mangiare waffles con le mie compagne di stanza (due future americane, una neozelandese e una argentina) ma, essendo giá in ritardo, abbiamo comprato delle cose al supermercato.
Al teatro abbiamo scritto la lettera che noi del semestre in Australia apriremo il 30 ottobre 2017 e poi taante foto con il photo boot (sono venuta male in tutte ma vabbè, era ovvio).
Dopo è stata tutta una mega corsa, dovevamo ritirare il pranzo alle 13, mangiarlo in stanza, finire le valigie e poi raggiungere il bus Wep alle 14.
Non sono riuscita a salutare quasi nessuno ma, fortunatemente, molti li rivedró il 5 luglio. Mi sono fatta fare due dediche e ho realizzato quanto sia stata fortunata. Non sono riuscita a incontrare quasi nessuno del gruppo whatsapp, ma eravamo veramente troppi. Peró, da sola, sono riuscita a conoscere moltissime nuove persone, superando la mia timidezza e, sicuramente, anche se forse non le rivedró, conserveró dei ricordi meravigliosi.
Ho preso al bookcrossing il libro "la ragazza di carta" e poi, con gli altri exchange students siciliani, siamo arrivati all'aeroporto di Venezia.
L'aereo ovviamente ha fatto anche tardi ma ci siamo comunque divertiti moltissimo e, alle 8, siamo atterrati a Napoli.
Oggi mancano 50 giorni e mi sento estremamente emozionata e ansiosa all'idea di questa partenza (quasi) imminente.
Domani ho compito di italiano ma vabbè, è meglio non pensare alla scuola se no mi ricordo del rapporto che ho ricevuto venerdì (quando non ero neanche a scuola!) perchè, secondo la mia cara professoressa di greco, martedí disturbavo la lezione.
Scusate per tutti gli errori che avró sicuramente fatto ma sto scrivendo da un iPad scrauso comuque prometto che il prossimo post sará tra poco.
Eleonora